Dal 15 Maggio al 12 Giugno 2010 al Museo Civico San Rocco di Fusignano (RA) si potrà visitare la mostra "Del Cielo e delle Stelle" con oltre 50 opere realizzate dall'artista Massimo Sansavini .
Il tema conduttore è quello dell'universo, altri mondi, altre presenze una ricerca verso confini inesplorati un gioco di rappresentazioni cosmiche e astronomiche, in un lungo e divertente viaggio e collegato dalla matrice stilistica, pop e coloratissima dell'artista.
Non una semplice esposizione però, ma una mostra-laboratorio promossa dal Comune di Fusignano in collaborazione con le locali Scuole di Fusignano, Pro Loco, Istituto Beni Culturali Regione Emilia - Romagna, Pro Loco Fusignano, Provincia di Forlì-Cesena, che sarà visibile negli spazi del Museo civico San Rocco di Fusignano di via Vincenzo Monti, 4. Il tutto è pensato in stretta collaborazione con gli insegnanti di tutte le Scuole del territorio, che la mattina animeranno i laboratori per i ragazzi. L'iniziativa è aperta ad altri gruppi e scolaresche del comprensorio e della provincia, oltre ovviamente al pubblico allargato dei percorsi d'arte. Patrocinio della Regione Emilia-Romagna , Provincia di Ravenna, Unione dei Comuni della Bassa Romagna. Ingresso Libero.
Alla mostra, curata da Paolo Trioschi ed Orlando Piraccini, è abbinato un catalogo, anzi, un Album-Catalogo per raccogliere 16 figurine-dipinti di Massimo Sansavini; con testi allegati di Orlando Piraccini e dell'astrologo Paolo Fox.
Del Cielo e delle Stelle _ MASSIMO SANSAVINI
Inaugurazione sabato 15 maggio, ore 18.00
Dal 15 maggio al 12 giugno 2010
Museo civico San Rocco
Via Monti, 5 FUSIGNANO _Ra
Orari: dal giovedì al sabato dalle 15.00 alle 18.00
domenica: 10.30 - 12.00 e 15.00 - 18.00.
Chiuso al pubblico : dal Lunedì al Mercoledì.
ingresso gratuito
Per informazioni: urp 0545.955653 - 0545.51621
www.comune.fusignano.ra.it
e-mail: cultura@comune.fusignano.ra.it
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"Pronto Paolo, ma sei proprio tu?". E' iniziata più o meno così l'amicizia tra me e Massimo Sansavini, quando un giorno lui mi ha chiamato e con la sua voce solare si è presentato dall'altro capo del telefono. Avevo appena acquistato per la mia collezione un suo quadro: un paesaggio ipercolorato che solo a guardarlo metteva allegria. Volendo fargli i complimenti per l'opera, decisi di inviargli una email: poche righe entusiastiche scritte di getto, e in fondo naturalmente la mia firma. Non passò molto tempo che il mio telefono squillò, era Massimo, incredulo che fossi davvero io! "Sarà stata una combinazione astrale ad averci fatto incontrare?", mi chiesi un po' stupito, mentre dall'altro capo ascoltavo affascinato quest'artista che mi stava aprendo un piccola porta nel suo mondo fantastico. Un universo stregato fatto di colori e fulmini, stelle brillarelle e paesaggi di zucchero, che avrei conosciuto meglio negli anni successivi. Da questo primo incontro ce ne stati altri e nel tempo si è creata una profonda amicizia, subito estesa a tutta la squadra familiare che lavora con lui. Dalle nostre fantastiche conversazioni, trasformate in stravaganti idee, sono nate vere e proprie collaborazioni, come la scenografia dell'oroscopo realizzata per la trasmissione Rai nel 2004, oppure come la copertina che gli ho chiesto di disegnare per il mio ultimo libro sull'oroscopo 2010. Proprio dopo quest'ultimo progetto, Massimo mi ha proposto di farne anche un percorso espositivo. "Perché non facciamo anche una mostra sui segni zodiacali?", mi ha detto, mentre la sua testa già disegnava cosmi, stelle e lune infuocate. E io, che già m'immaginavo i 12 segni coloratissimi che avrebbe potuto scolpire, ho pensato immediatamente che fosse un'ottima idea! E così siamo partiti, come due pazzi sognatori, per questa nuova avventura che ci ha condotto fin qui. E questa volta non sono stato io ad entrare nel suo mondo colorato, ma è stato lui ad interpretare le mie stelle.
Paolo Fox
L'accumulo di fortuna critica da parte di Massimo Sansavini, artista che appartiene all'ultima generazione novecentesca, e che dunque non da molto ha superato la soglia della maturità artistica, è un dato di per sé rimarchevole. Ne sia avvertito il visitatore di questa mostra, che arriva dopo alcune formidabili installazioni in diversi contesti ambientali, una delle quali – quella delle 'tende al mare' sulla spiaggia di Cesenatico – ho avuto il privilegio di seguire da vicino durante la scorsa estate. Non si tratta semplicemente di prendere atto d'un interesse assai diffuso verso la creatività sansaviniana, che si è tanto più incrementato proprio con le ultime recenti apparizioni 'a cielo aperto'. Sono convinto, piuttosto, del fatto che certe belle parole, come sono ad esempio quelle recenti di Mauro Corradini, ben si prestino ad introdurre anche quest'ultimo ciclo pittoscultoreo di Sansavini: a proposito del quale si può dire senz'altro che, cambiando di continuo le sfere d'interesse e le serie tematiche, ciò che rimane per davvero distintivo è il 'saper fare'. A questo proposito, è bene ricordare che da più parti è stata evocata, giustamente, a mio avviso, la radice massimamente ravennate della formazione di Sansavini in un tempo in cui, tra gli anni settanta ed ottanta, un'ancor persistente influenza officinale zancanariana aveva avuto la sua efficacia nell'orientare un manipolo di giovani talentuosi verso un esercizio pienamente consapevole del mestiere artistico; e dunque ad operare ardimentosamente, come ha scelto di fare il Nostro, sul bilico inventivo che si trova tra la tradizione e l'innovazione e che con il suo insieme così intricato di concezioni, progetti e verifiche rappresenta forse il più impervio ed arduo dei passaggi creativi nell'odierno universo delle immagini. Si tratta, insomma, di considerare una condizione persistente dell' «arte come lavoro, arte come mestiere» scrive ad un certo punto Corradini, a voler sottolineare che anche la scultura dipinta (o pittura scolpita) di Sansavini scaturisce certo dall'impasto del più ricercato formulario tecnico con la più libera e sciolta fantasia; risultando comunque chiaro che il destino dell'opera viene primamente inteso dall'artista come una «chiave di lettura del mondo; da piano della realizzazione evocativa si fa piano metaforico, ci insinua il dubbio che tutto il mondo sia così, anche la vita». Ma, venendo a quest'ultimo ciclo Del cielo e delle Stelle, ciò che emerge è l' inesausta capacità inventiva di Sansavini, dispensatrice generosa di suggestioni e di incanti. Così l'artista, che appena qualche stagione fa ci aveva guidato tra i suoi mirabili giardini fioriti alla scoperta del perduto paradiso, ha preparato per noi un itinerario esplorativo nella dimensione dell'infinito, tutti dietro ad una cometa mai così luminosa, che - spiega Sansavini - vorrebbe raggiungere un improbabile pianeta terra. E' lei a svelarci con la sua sfavillante scia uno specialissimo universo cosmico dalla precisa valenza simbolica, dove ogni presenza astrale rientra nell'esplicito gioco del 'doppio', di verità e di finzione, sacro e profano, scienza e credenza.Ancora una volta, per il teatro della vita l'artista ha colorato uno straordinario fondale figurato nel quale ognuno di noi, se si vuole, può provare a riconoscere un qualche nesso con la propria esistenza. Basta avere pazienza, mettersi in osservazione: del cielo e delle stelle.
Orlando Piraccini
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Massimo Sansavini è nato a Forlì nel 1961, si è diplomato presso il Liceo Artistico "P. L. Nervi" e successivamente all'Istituto per il Mosaico "G. Severini" di Ravenna e all'Accademia di Belle Arti di Ravenna.
Le sue basi artistiche si sono venute a formare agli inizi degli anni '80, attraverso lo studio, la ricerca e l'esperienza personale, rivolta alla conoscenza e all'utilizzo del legno associato a lacche e resine industriali. Vive e lavora a Forlì.
Tra le principali esposizioni ricordiamo:i
1992 Bagno di Romagna. Palazzo dei Capitani;Galleria Il Quadrato Cesenatico - (FC); 1993 Mostra Internazionale d'Arte Paola Petrini Cesenatico - (FC) Galleria il Quadrato Cesenatico - (FC)Premio Europa Bagno di Romagna - (FC); 1994Villa Prati Bertinoro - (FC; )1996 Galleria Comunale - Cesenatico - (FC); 1998 Galleria Stefano Forni - Bologna.1999/2003 Dal gennaio all'agosto 1999 ha soggiornato a San Paolo del Brasile, su invito di Fabio Maghalaes, Presidente del Parlamento Latinoamericano e direttore della Biennale di Arte di S.Paolo per creare direttamente sul posto sculture esposte al Museo Brasiliano di Scultura (MU.B.E), la mostra, ha ottenuto il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana e della Segreteria della Cultura dello Stato di San Paolo. Questa esposizione di carattere itinerante è stata portata al Museo Nazionale di Belle Arti di Rio De Janeiro, l'esposizione a Rio è stata voluta dall'architetto Oscar Niemeyer che ha incontrato Sansavini apprezzandone i lavori; la mostra è successivamente sata esposta presso la sede dell'Ambasciata Italiana a Brasilia ed in seguito al Museo di Arte Contemporanea di Curitiba, e a quello di Belo Horizonte, concludendo il suo percorso nel maggio 2003 nel "Museo de Ciencia e Tecnicas da Pontificia Universidade Catolica" di Porto Alegre. 1999Picasso - Sansavini Fiera di ForliGalleria ArteCapital – Brescia; 2000Galleria Telemarket – Bari; 2001Oratorio S. Sebastiano - Forlì "Le Favole dell'Est"; 2003Galleria Telemarket - Montecatini Terme Galleria Telemarket – Bologna; 2004Castello degli Agolanti - Riccione "Storie di Mare"Museo Civico - Arezzo "Da Picasso a Botero"Palazzo Albertini - Forlì "Da Picasso a Botero"Allestimento di opere e scenografie negli studi televisivi di Rai Due per i programmi della stagione 2004-2005 "In Famiglia" e "Piazza grande" dirette dal regista Michele Guardì.Maison Enrico Coveri Galleria del Palazzo – Firenze; 2005Artour-o Firenze Starhotels mostra collettivaIstituto Italiano di Cultura Helsinki - Galleria Piirto – Helsinki Magazzini del Sale – Cervia Laboratorio Internazionale di restauro "Alchimia" Cavezzo (MO)Esecuzione del Palio Storico per la città di Gualdo Tadino (PG)Le immagini della mostra "Storie di Mare" sono state utilizzate per promuovere la manifestazione "Incontri di Mare", incontri di carattere artistico culturale svolti nella riviera adriatica nel periodo estivo2004, curata dalla Regione Emilia-Romagna assieme al Ministero delle attività Produttive
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