Della vicenda legata alla morte di Luigi Tenco non si è mai venuti a capo veramente. Che si sia trattato di suicidio o omicidio il caso è stato formalmente archiviato il 9 gennaio 2009 dopo un’inchiesta condotta in maniera lacunosa, un’inchiesta che si è lasciata alle spalle uno strascico infinito di polemiche. Molte le zone grigie e soprattutto troppi gli elementi trascurati in quella notte del 27 gennaio 1967 a Sanremo: abbastanza da spingere i più ad evocare l’ipotesi della macchinazione.
Da quarant’anni familiari, conoscenti, e addetti ai lavori si battano perchè venga fatta luce una volta e per tutte sulla morte del cantautore piemontese. Oggi però il sito Luigi Tenco 60's, con il supporto della criminologa Roberta Bruzzone, presenta 5 prove documentali che avvalorerebbero l’ipotesi dell’omicidio. Queste prove dimostrerebbero che:
- La pistola Ppk di Luigi Tenco non ha sparato perchè è stata smontata e trovata completamente pulita all'interno dal fratello Valentino
- Sotto i glutei di Luigi Tenco non c'e' la sua Walther Ppk ma un'altra pistola
- Sul viso di Luigi Tenco, nella foto in cima al post, sono evidenziate tracce di ferite lacero contuse e un'ematoma, segno evidente che il cantautore avrebbe avuto una colluttazione
- Il biglietto lasciato da Tenco, non è una lettera di addio ma l'ultima pagina di una denuncia. Luigi Tenco in quella lettera denunciava "il gioco" delle scommesse clandestine e annunciava il suo ritiro dalle scene musicali non perché stanco della vita, bensì in segno di protesta. La lettera è stata completata da terzicome dimostra evidentemente la firma falsa.
- Luigi Tenco sarebbe stato ucciso su una spiaggia e poi riportato nella camera 219 dell'Hotel Savoy. E’ stata trovata sabbia sui copertoni della sua auto oltre che sul viso e sui pantaloni dello stesso cantautore.
Da quarant’anni familiari, conoscenti, e addetti ai lavori si battano perchè venga fatta luce una volta e per tutte sulla morte del cantautore piemontese. Oggi però il sito Luigi Tenco 60's, con il supporto della criminologa Roberta Bruzzone, presenta 5 prove documentali che avvalorerebbero l’ipotesi dell’omicidio. Queste prove dimostrerebbero che:
- La pistola Ppk di Luigi Tenco non ha sparato perchè è stata smontata e trovata completamente pulita all'interno dal fratello Valentino
- Sotto i glutei di Luigi Tenco non c'e' la sua Walther Ppk ma un'altra pistola
- Sul viso di Luigi Tenco, nella foto in cima al post, sono evidenziate tracce di ferite lacero contuse e un'ematoma, segno evidente che il cantautore avrebbe avuto una colluttazione
- Il biglietto lasciato da Tenco, non è una lettera di addio ma l'ultima pagina di una denuncia. Luigi Tenco in quella lettera denunciava "il gioco" delle scommesse clandestine e annunciava il suo ritiro dalle scene musicali non perché stanco della vita, bensì in segno di protesta. La lettera è stata completata da terzicome dimostra evidentemente la firma falsa.
- Luigi Tenco sarebbe stato ucciso su una spiaggia e poi riportato nella camera 219 dell'Hotel Savoy. E’ stata trovata sabbia sui copertoni della sua auto oltre che sul viso e sui pantaloni dello stesso cantautore.
Sulla scorta di queste "5 prove", 47.000 utenti di Facebook hanno firmato una petizione con la quele si chiede la formale riapertura del caso.
0 commenti:
Posta un commento