L’inaugurazione si terrà lunedì 1 dicembre alle ore 16 alla presenza dell’artista e dell’autorità
Nel Cortile del Podestà il presepe artistico di Ivan Dimitrov,
per immergersi nella dimensione mistica del Natale
Il presepe sarà visitabile tutti i giorni fino al 31 gennaio 2015 con ingresso libero


Sotto le rovine di una torre medievale, elemento tipico del paesaggio toscano, sarà collocata la Sacra Famiglia con i personaggi classici, gli angeli, il bue e l’asinello, i Re Magi. Nel perimetro esterno saranno sistemate le pecore, i cammelli, gli zampognari, un gruppo di putti cantori e tante altre figure. La parte sinistra del presepe invece è occupata dai 17 giovani cavalieri di terracotta che in gruppo vanno a rendere omaggio al Bambinello. Vestiti con i colori delle rispettive Contrade, sono un piccolo capolavoro omaggio a Siena di cui l’artista Ivan Dimitrov va molto fiero. Ivan Dimitrov, scultore e pittore approdato in Italia da giovane negli anni ’70, negli anni recenti ha ottenuto grande successo nelle sue mostre-evento incentrate sui presepi artistici, con decine di migliaia di visitatori a Bologna (sua città adottiva) e Milano. E oggi, quello dello scultore per Siena, è un vecchio-nuovo amore che sta dando grandi risultati artistici.

Ivan Dimitrov, pittore e scultore, nasce a Dupniza in Bulgaria nel 1958. Trascorre, senza mai perdere i contatti con il suo Paese di origine, gran parte della sua vita in Italia dove tuttora vive e lavora. Sceglie Bologna, piccola città densa di fermenti e sollecitazioni culturali come sede abituale di lavoro. Personaggio eclettico e imprevedibile, Ivan Dimitrov realizza a partire dagli anni 80 una serie di importanti esposizioni personali e di performance di grande richiamo, poi raccolte in eleganti volumi. Riviste specializzate lo presentano come l'artista che ripristina il concetto di modernità e di attualità del fare arte senza ricorrere a sotterfugi estetici o insulti provocatori. Autentico vulcano di idee, programma e sintetizza l' esecuzione di eventi artistici e mostre con assoluta modernità dove gli spettatori divengono protagonisti e non subiscono ma vivono l'opera d'arte come rappresentazione.
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