Questa festa risale al lontano 1973, quando un gruppo di amici decise di festeggiare l'Epifania bruciando una piccola catasta di legna. Col passare del tempo questa piccola performance divenne tradizione. Alla fine la creatività ebbe il sopravvento e si passò a quello che si può ammirare oggi: un palo di circa trenta metri, rivestito con pallets e paglia, che viene "incendiato" con fuochi pirotecnici a ritmo di musica.
A questo evento, oramai di portata non più ristretta a una cerchia di amici, partecipa tutta la frazione di Maggi, che per ben tre giorni lavora alla realizzazione di questo rogo imponente che viene bruciato al tramonto con i fuochi artficiali per rendere ancora di più l'atmosfera suggestiva.
All'organizzazione del rogo segue una festa gastronomica: crescentine e salumi, accompagnati da caffè e vin brulè (vengono utilizzati in media circa 80 litri di vino), tutto questo in cambio di una piccola offerta libera, per potere assicurare nuovamente l'evento nel tempo. La ricorrenza cade in una festa che è soprattutto per bambini, e per la felicità dei più piccoli vengono infatti donate calze ricche di caramelle e dolcetti, che vengono distribuite ai bimbi da Babbo Natale e dalla Befana.
Info
0 commenti:
Posta un commento