Le opere in mostra, che spaziano dalla pittura alla scultura, inclusi alcuni esemplari dalla celebre e iconica serie dei veicoli, attestano la grande capacità di Piacentino di sperimentare con i materiali, i colori e le tecniche più diverse, pur rimanendo fedele nel corso degli anni ad un suo preciso ideale di bellezza e di purezza. Le opere in mostra permettono da un lato di entrare in contatto con le diverse direzioni prese nel tempo dall’artista, e dall’altro di mettere a fuoco il suo metodo di lavoro, il quale trae alimento dal confronto tra opere appartenenti a epoche diverse, e il costante aggiornamento del suo linguaggio essenziale – e sempre in progress – aperto all’impiego di nuove tecnologie e di materiali di ultima generazione.
“Fare le mostre per me è importante: grazie all’accostamento dei lavori mi vengono in mente opere nuove” afferma Piacentino nella lunga conversazione con Andrea Bellini pubblicata nel catalogo che accompagna l’esposizione. La mostra, riconosciuta quale componente visiva e concettuale, diventa così parte integrante dell’elaborazione dell’opera: il rapporto dei lavori tra loro, ma anche con lo spazio espositivo e con lo spettatore, suggerisce nuove soluzioni, proietta la pratica verso il futuro, costituisce un altro tassello di quell’opera unica cui l’artista – secondo le sue stesse parole – lavora da tutta la vita.
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