Nel testo curatoriale, Dambruoso spiega: “Riccardo Guarneri e Gioni David Parra sono due artisti di generazioni diverse (di fatto Parra potrebbe essere un allievo di Guarneri), con percorsi differenti e soprattutto operanti in due ambiti totalmente diversi: il primo è un pittore e il secondo uno scultore con un forte senso della materia e del colore. Se questi sono i punti che differenziano i due artisti, molti di più però, sono quelli che, al contrario, li pongono su di un piano di assoluta consonanza. In primis, comune per non dire identico, è l’approccio alla ricerca artistica, intesa da parte di entrambi quale indagine analitica delle componenti strutturali, segniche, materiche e cromatiche dell’opera d’arte. Lo studio sugli effetti luministici sulla tela del primo e sul marmo del secondo, è un altro dato in comune, come anche il ricorso in generale a elementi costruttivi di ordine geometrico. D’altronde sia Guarneri sia Parra sono toscani e il disegno e la geometria in quella regione sono notoriamente di casa, costituendo una sorta di DNA artistico presente in pressoché tutti gli artisti nati nella terra di Masaccio, di Piero, del Brunelleschi, del Donatello e di Paolo Uccello. Nella mostra ordinata presso il Castello di Portofino, il dialogo instaurato tra i due artisti non poteva quindi che essere all’insegna delle reciproche corrispondenze.”
Riccardo Guarneri, Gioni David Parra
Corrispondenze
a cura di Alberto Dambruoso
Catalogo GLI ORI Editore
Dal 4 giugno al 10 luglio
Castello Brown, Portofino
0 commenti:
Posta un commento