A Milano la mostra antologica su Giuseppe Flangini, l’artista veronese e milanese di adozione che ha contribuito a scrivere la storia dell’arte del Novecento. Inaugurata lo scorso 6 ottobre, l’esposizione dal titolo “Racconti di luce e colore” è ospitata a Palazzo Pirelli fino al 10 novembre. Più di 60 le opere in mostra, provenienti da tutta Italia e dall’estero, con prestiti da collezioni private, musei, enti e gallerie. Eccezionalmente visibile anche un nucleo di ritratti e paesaggi degli anni ’20 e ’30 difficilmente riproponibili.
Il percorso espositivo propone dipinti a olio rappresentativi delle varie fasi artistiche dell’autore, dai primi anni Venti fino alla fine degli anni Cinquanta, con due inediti esposti per l’occasione. I ritratti della moglie (la pittrice Gina Zandavalli), del figlio, le maschere, i lavoratori di una società preindustriale prima, industriale poi; le città, i paesaggi agricoli, marini e lacustri, la pianura. Una ricca produzione concepita soprattutto in Italia, ma anche in Belgio, Olanda, Francia, in cui Flangini ha saputo anche narrare l’epopea della migrazione dei lavoratori italiani nelle miniere belghe.
BIOGRAFIA
Nato a Verona nel 1898, a lungo vissuto a Milano e
morto a 63 anni durante un breve soggiorno nella città natale, nel 1961, per
avvelenamento da colore, con la sua pittura Giuseppe Flangini ha lasciato il
segno nella storia dell’arte europea.
Un pittore prolifico, con più di un migliaio di
opere pittoriche catalogate e molte altre ancora da individuare. Flangini
intrattenne relazioni importanti con i maggiori esponenti del mondo artistico e
intellettuale della sua epoca. Nella stagione veronese con Albertini,
Segantini, Vitturi, Pigato. Durante i frequenti soggiorni a Ostenda diventa
amico di James Ensor, precursore dei fauves (movimento avanguardista per lo più
composto da pittori francesi) e dell’espressionismo; e ancora Carlo Carrà,
Aligi Sassu, Aldo Carpi, Giuseppe Migneco e il gruppo di Artisti del Caffè San
Babila di Corso Venezia nella lunga stagione milanese. Nel 1967, a sei anni
dalla prematura scomparsa, un gruppo di intellettuali capitanato da Carlo
Carrà, chiese e ottenne dal Comune di Milano una mostra commemorativa che si
tenne a Palazzo Reale.
La mostra è visitabile dalle scuole (per
prenotazioni 347.4533449). Per i visitatori è anche possibile la visione del
cortometraggio, della durata di 18 minuti, presentato dal Ministero degli
Esteri a Europalia 2003, “Il teatro della pittura”, sulla vita e le opere di
Flangini, realizzato dal regista Francesco Pireddu su sceneggiatura di Luigi
Meneghelli, con musiche originali composte dal maestro Stefano Gueresi e
interpretato dai mimi Quelli di Grock.
Giuseppe Flangini è uno degli artisti italiani del
XX secolo più proposto in mostre internazionali. Tra le molte mostre a cui
prese parte in vita, le esposizioni all’Opera Bevilacqua La Masa - Ca’ Pesaro a
Venezia negli anni Trenta, alla Biennale Nazionale di Arte di Verona dal 1921
al 1959; l’Esposizione Nazionale Quadriennale d’Arte di Roma, le ininterrotte
partecipazioni al Palazzo della Permanente di Milano dal 1948 al 1961. E poi,
dopo il decesso, ancora una lunga serie di mostre in Italia e all’estero
(Amsterdam, Ostenda, Monaco, San Paolo del Brasile), circa un’ottantina, culminata
nella partecipazione in Belgio all’International Europalia 2003, dove Flangini
fu scelto dal Ministero degli Esteri per rappresentare l’arte italiana in
occasione del semestre italiano di presidenza dell’Ue, ricevendo il patronato
del Presidente della Repubblica e del Re del Belgio. Di grande rilievo anche la
mostra nel Complesso del Vittoriano voluta dal Comune di Roma nel 2008 e quella
organizzata a Washington DC nel 2012, promossa dal Ministero degli Esteri
italiano e dall’Accademia internazionale di Belle Arti. Il Comune di Milano
dedicò all’artista due mostre, nel 1967 a Palazzo Reale e nel 1970
all’Arengario, oggi Museo del Novecento.
A Palazzo Pirelli sono esposti anche documenti grafici, come le copertine e le pagine interne dei giornali e delle riviste con cui collaborò (tra cui il Corriere della Sera), maschere dall’atelier milanese di via Corridoni e altri interessanti oggetti messi a disposizione dall’Archivio e dal Fondo Flangini di Verona. In mostra anche uno straordinario vaso in ceramica Albisola del 1954, il busto in gesso di Flangini. E poi manifesti, testi drammaturgici scritti dall’artista nel corso di almeno tre decenni di attività teatrale.
Titolo: Giuseppe Flangini. Racconti di luce e colore
A cura di: Elena Pontiggia
Con intervento critico di: Antonio D’Amico
Biografia redatta da: Elisa Favilli
Catalogo: Sagep Editori
Sede espositiva: Palazzo Pirelli - Spazio Eventi. Via Fabio Filzi, 22 -
20124 Milano
Date: 7 ottobre - 10 novembre; chiuso il 31 ottobre e il 1 novembre
Inaugurazione: 6 ottobre 2022 ore 18:30
Orari: lunedì-giovedì dalle 10:00 alle 18:30; venerdì dalle 10:00 alle
14:30
Ultimo ingresso: lunedì-giovedì 17:30, venerdì 13:30
Ingresso gratuito
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